La tinca è un pesce appartenente alla famiglia dei ciprinidi è un pesce facilmente riconoscibile, nelle nostre acque, per il suo colore verde scuro sul dorso e più chiaro al ventre. È ricoperta da piccole squame e le sue pinne sono molto carnose. È una specie molto diffusa in Europa come anche in Italia anche se nelle nostre zone sta avendo seri problemi di sopravvivenza a causa dell’introduzione di alcune specie alloctone come il pesce gatto il carassio. Il suo habitat prediletto sono i fiumi a scorrimento molto lento, con fondali fangosi e melmosi. Durante l’inverno smette di nutrirsi e si infanga sul fondo tra la melma.
Le abitudini alimentari sono onnivore e mangia quasi tutto quel che trova. Predilige cibarsi durante le ore notturne.
La riproduzione avviene tra la primavera e l’estate, quando la femmina depone centinaia di migliaia di uova tra la vegetazione nelle zone di acqua più basse, poi fecondate dal maschio esternamente. Le uova si schiudono in 5-6 giorni. Le larve sono dotate di un organo che gli permette di attaccarsi alla vegetazione e rimanere ben nascoste fino a che diventano avannotti.
La maturità degli esemplari avviene a 4 anni per i maschi e a 2 per le femmine la grandezza della specie arriva a un massimo di 60 cm per 4 kg anche se sono stati rinvenuti esemplari molto più grandi, fino a 80 cm. .
Le carni della tinca sono molto apprezzate e buone da mangiare. tanto che il pesce è oggetto d’allevamento.Per la pesca sportiva delle tinche vengono utilizzate le esche di solito usate per le carpe anche se sono più indicate larve e invertebrati.