Dopo tanti rinvii, pare che questa volta la questione sull’introduzione della licenza di pesca in mare, sia quasi arrivata al capolinea. Nello stralcio seguente, della legge di bilancio 2019, che sarà presentato alla camera nelle prossime ore è comparso l’articolo seguente che riguarda l’introduzione del contributo annuale. E’ indicato che l’obbligo del versamento si affiancherà a quello (già in vigore da maggio dal 2011) di comunicazione al ministero delle politiche agricole I proventi della licenza non saranno destinati al finanziamento della pesca professionale.
Ecco lo stralcio da Corriere.it:
1. Dopo l’art. 6 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4 è inserito il seguente art. 6 bis <<ART. 6 bis Disciplina della pesca sportiva e ricreativa 1. La pesca non professionale per fini sportivi e ricreativi a mare è subordinata alla comunicazione e al pagamento del contributo annuale di cui ai commi 2 e 3 del presente articolo. 2. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente norma, chiunque intenda effettuare attività di pesca sportiva e ricreativa in mare è tenuto a darne comunicazione al Ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo, secondo le modalità stabilite con successivo decreto del predetto Ministero. La comunicazione ha validità annuale. 3. I soggetti di cui al comma 2 sono tenuti al pagamento di un contributo annuale, il cui importo, stabilito con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari forestali e del Turismo, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente norma, è compreso tra un minimo di 10 euro ed un massimo di 100 euro ed è commisurato alla tipologia della pesca sportiva praticata ed alla tipologia della imbarcazione utilizzata. Con il medesimo decreto sono individuate le categorie di soggetti esentati dal pagamento del contributo annuale. A decorrere dall’anno successivo al primo, l’importo può essere aggiornato con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo, di concerto con il Ministro dell’economia e delle …
Gli introiti saranno destinati ad attività di ricerca applicata alla pesca marittima, interventi a salvaguardia la fauna ittica, e la promozione della pesca sportiva e non più al finanziamento della pesca professionale. Per lo meno all’amarezza per dover pagare dall’anno prossimo un contributo per continuare a coltivare la nostra passione, possiamo associare la speranza che si faccia davvero qualcosa con questi introiti per la pesca.
Restando a vedere l’evoluzione delle cose, fino a dicembre potremo ancora pescare in mare con la licenza gratuita