La tecnica di pesca al tocco per la trota in torrente
La tecnica di pesca al tocco è utilizzata quasi sempre per la pesca alla trota in torrente,anche se ci può consentire qualche cavedano o barbo.
In questa tecnica tecnica l’abboccata del pesce viene percepita dal pescatore attraverso i “colpetti” (tocchi) che si trasmettono dall’esca al cimino della canna e di conseguenza alle mani del pescatore. Per poter percepire l’abboccata deve essere ottenuta una certa tensione del filo ed è utile (ma non indispensabile) pescare sotto il cimino della canna.Per questo tipo di pesca, esistono in commercio canne lunghe fino a 13 metri. Questi attrezzi lunghi vengono utilizzati in fiumi ampi.
Le Montature
Le montature per la pesca al tocco sono sono varie.

In generale, sulla lenza madre si monta un segnafilo oppure un filo di lana colorato in modo da vedere bene dove si pesca. Noi di apesca.it, in genere utilizziamo direttamente un filo per la lenza madre colorato. Si tratta comunque di una scelta personale, perchè entrambi i metodi servono bene lo scopo finale, ma ogni metodo ha i suoi pro e contro e il suo utilizzo specifico:
- Il segnafilo aiuta meglio a capire a che profondità stiamo pescando e aiuta anche ad evidenziare maggiormente l’abboccata.
- Il filo colorato è visibile dal cimino della canna fino in acqua, quindi è più utile quando non si dispone di canne troppo lunghe e si fanno passate a distanza tenendo il filo in obliquo. In questi casi si ha un’idea più precisa del punto in cui si sta pescando e della traiettoria che l’esca sta compiendo sott’acqua.
Per effettuare la pesca al tocco, al filo madre si possono applicare diverse piombature , tutte descritte di seguito:
Olivette di montagna
Sono piombi allungati e spaccati, che si stringono intorno al filo, l’una di seguito all’altra. Con le olivette di montagna si ottiene una piombatura lunga e snodabile.
Le corone
Sono composte di tanti pallini Non è di facile attuazione per il principiante ma rende bene in molteplici situazioni. Per questi due tipi di piombo la tecnica da utilizzare e quella al tocco in buca, ovvero non lasciare mai che il piombo tocchi terra a ruota libera, perché questi tipi di montature sono soggette molto facilmente ad incagli con pietre e rami., sono molto più gestibili con canne molto lunghe in trattenuta, sotto la punta della canna per una pesca minuziosa. Trovano ampio spettro di pescata in quei fiumi che hanno grandi massi che formano profonde buche e cascate.

Il pallettone
E’ una piombatura maggiormente localizzata in un solo punto della lenza. Il suo peso può essere scelto in base alla situazione di pesca da 5 e 25 grammi. Il pallettone è utile se si pesca in acque “energiche” per penetrare la forza delle correnti a pelo d’acqua ed evitare che portino via l’esca prima che arrivi nel punto di pesca più a fondo, agevolando la passata. Va montato scorrevole sulla madre lenza con un gommino salvanodo prima della girella. Esistono pallettoni per pesca al tocco muniti di cappucci, che possono essere sostituiti senza rifare la montatura ogni volta.

La spirale
La spirale di filo di piombo (chiamata anche rodolon) concentrata in pochi centimetri di lunghezza è più facilmente gestibile, perchè si incaglia molto difficilmente e, permettendo il passaggio dell’acqua al suo interno, consente di ampliare il raggio d’azione in pesca ben oltre la lunghezza della canna, soprattutto una volta acquisita un po’ di manualità se si è principianti. La scelta del peso anche qui deve essere fatta in base alle condizioni della corrnte (3-10 grammi) . La spirale permette passate molto naturali e. rasenti il fondo.

In commercio si trovano spirali di vari pesi e forme: più corte e pesanti per una pesca più statica o più lunghe e snelle per quelle situazioni in cui si vuole realizzare un apassata più dinamica. Io, personalmente, utilizzo la spirale e la preparo personalmente avvolgendo il filo di piombo su un bastoncino o uno stuzzicadente. Anche il gambo di un galleggiante si presta correttamente allo scopo (vedi figura).

Terminale ed esche
Il terminale sarà lungo circa dai 30 ai 50cm. La scelta della lunghezza va fatta a seconda della trasparenza dell’acqua. L’amo va scelto in base all’esca(vedi come scegliere l’amo) Come esca è indicato il lombrico. Si possono usare anche altre esche naturali la camola del miele o il caimano. Puoi vedere come innescarli correttamente
La canna da pesca
Nella tecnica di pesca al tocco della trota con la corona la canna da pesca ha molta importanza, perchè deve essere leggera e robusta. Inoltre deve essere rigida, ma non troppo in punta, per vedere e “sentire” meglio le abboccate sul cimino della canna. E’ anche importante che la canna sia maneggevole. Meglio usare canne più corte se la larghezza del torrente è più piccola rispetto a quella della canna aperta. E’ anche importante un buon bilanciamento della canna. Quest’ultimo fattore è importante per evitare l’affaticamento del braccio del pescatore.
Passata con la spirale o con le olivette di montagna
Utilizzando questi due tipi di piombo è opportuno fare una passata naturale. La loro forma affusolata e allungata fa si che l’incaglio con ostacoli sul letto del fiume, sia raro. La passata si effettua lanciando a monte e facendo scendere il piombo secondo la velocità del fiume, radente al letto. Il filo va tenuto in tensione, in modo di avere sempre la sensibilità necessaria per un eventuale abboccata. Inoltre, col filo già teso, si potra esercitare repentinamente la ferrata. Queste piombature trovano buon impiego con canne non troppo lunghe dai 4 ai 6 metri in fiumi dove l’alveo è ampio e ghiaioso, con poche buche. Come monofilo madre può essere utilizzato quello colorato per avere sempre una visione del percorso che farà durante la passata. Un segnafilo potrebbe affondare troppo o dare intoppi in un eventuale lancio.
Passata con il pallettone, e la corona
Per questi due tipi di piombi la tecnica da utilizzare è quella della pesca al tocco in buca, ovvero non lasciare mai che il piombo tocchi terra a ruota libera, perché questi tipi di montature sono soggette molto facilmente ad incagli con pietre e rami., sono molto più gestibili con canne molto lunghe in trattenuta, sotto la punta della canna per una pesca minuziosa. Trovano ampio spettro di pescata in quei fiumi che hanno grandi massi che formano profonde buche e cascate.
La ferrata
La ferrata dovrà essere nella maggior arte dei casi a favore della corrente. Questo perchè la trota è rivolta contro corrente e quindi rischiamo di toglierle l’amo di bocca. In acque lente o molto profonde la ferrata sarà in senso verticale.
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